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mercoledì 27 maggio 2015

HP Chromebook 11 la nuova frontiera della portabilità?

Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto una netta evoluzione del segmento Nootebook con il rilascio di una vasta gamma di dispositivi adatti ad ogni situazione e dotati di diversi sistemi operativi.
Non avevo  ancora provato un Notebook, o meglio Netbook, dotato del nuovissimo sistema operativo Chrome OS. 
Grazie all’ufficio stampa di HP Italia ho avuto la possibilità di testare il Chromebook 11 arrivato sugli scaffali italiani nel corso del quarto trimestre del 2014.


Specifiche Tecniche


Sotto la scocca del Chromebook troviamo un processore Exynos 5250 Dual, sviluppato da Samsung, dual core da 1.7 Ghz, 2 Gb di memoria ram e una memoria di massa integrata di 16 Gb, non espandibile ahimè.
Il Chromebook è dotato di uno schermo TFT da 11,6 pollici con una risoluzione di 1366x768 px, 2 porte USB 2.0 e una fotocamera VGA per le videochiamate di Hangout.

Desing, HP non sbaglia!


Come tutti sapete nel corso degli anni HP ha sempre realizzato PC di ottima fattura e anche in questo caso non ha deluso!
La società  ha realizzato un buon dispositivo semplice e minimale in una colorazione molto particolare che spicca subito agli occhi un bel blu pastello. Grazie alle dimensioni contenute e alla sua leggerezza sarà semplice da portare e soprattutto da utilizzare in mobilità.
 La cosa che ho apprezzato di più di questo dispositivo oltre alla silenziosità e la testiera di buona fattura con tasti molto grandi e un po’ ruvidi e completamente personalizzati da HP per essere utilizzati con il sistema operativo Chrome OS l’unica pecca è la mancanza della retroilluminazione della tastiera.

Display, ottimo anche se…


All’interno di questo terminale troviamo un pannello TN da 11,6 Pollici con una risoluzione di 1366x768 pixel con una densità di colore un po’ bassa circa 136 ppi, non sono molti ma per un prodotto entry-level creato per la mobilità ci può stare.
Il pannello utilizzato da HP in questo dispositivo utilizza una tecnologia antiriflesso grazie alla quale potremo utilizzarlo anche all’aperto senza molti problemi basterà semplicemente regolarsi la luminosità.
Purtroppo però questa tecnologia ha un piccolo neo ovvero i colori non rispecchiano a pienamente la realtà,  a volte risultano un po’ slavati e abbiamo un angolo di visuale un po’ basso, il problema della visuale non si pone utilizzando in modo frontale.


Batteria, un buon punto di partenza ma da sviluppare…


Uno degli aspetti più ostici da analizzare su un dispositivo simile è la batteria in quanto bisogna tenere conto di diversi fattori, purtroppo questo dispositivo mi ha un po’ deluso perchè mi sarei aspettato qualcosina in più.
Durante i vari test effettuati la batteria con un utilizzo “classico” (quindi solamente per lavorare con documenti e per la pura navigazione web e sui social) arriva a sfiorare le 4:30/5:00 ore circa, la musica però cambia quando andiamo a fare un utilizzo un po’ più “multimediale” del dispositivo andando ad utilizzare alcuni giochi, guardando video su YouTube purtroppo però la durata cala bruscamente e si arriva ad un massimo di 4 ore tirate tirate.
L’unica vera nota positiva di questa batteria e il connettore di ricarica, normalmente siamo abituati a trovare connettori proprietari, ma in questo caso troviamo un connettore micro usb.
 Per quanto riguarda il caricabatteria troviamo un modulo molto contenuto e piccolo comodo da portare sempre dietro!

Hardware & Software integrazione quasi perfetta!


Premetto fin da subito che ero curioso di vedere e soprattutto provare questo dispositivo, nel corso degli ultimi hanno ho seguito abbastanza l’evoluzione del nuovo sistema operativo sviluppato da Google, Chrome OS.
Come composizione hardware non c’è moltissimo da dire, troviamo un processore ARM Exynos 5250 Dual, dual core da 1.7 Ghz 2 Gb di memoria Ram e 16 Gb di memoria interna non espandibile, un hardware non eccezionale ma si sposa benissimo con il sistema Google Chrome OS il quale non richiede chissà che hardware.
L’avvio del nostro Chromebook è abbastanza veloce e  si aggira attorno ai 15 secondi, decisamente veloce se lo paragoniamo ad un qualsiasi dispositivo dotato di sistema operativo Windows, una volta avviato ci ritroviamo davanti il desktop di Chrome OS, come dice il nome richiama moltissimo lo stile del browser.
 Da neofita ho impiegato alcune decine di minuti per prendere la mano con questo particolare sistema operativo diciamo che non è stato poi così difficile vista l’interfaccia semplice e intuitiva.
Il sistema si è presentato subito fluido, veloce e snello per quanto riguarda le applicazioni abbiamo ben tre modalità di “manovra”:
  • Download diretto dal Chrome Store nel quale troveremo tutte le applicazioni sviluppate per questo sistema.
  • La possibilità di sviluppare con la modalità “Sviluppatore” le proprie applicazioni in modo da personalizzare appieno l’esperienza di utilizzo.
  • L’emulazione delle Applicazioni Android grazie ad alcuni semplici passi.

Tastiera e & Touchpad un connubio perfetto!

Un altro aspetto che vorrei approfondire in questa recensione è la tastiera e Touchpad che ad un primo impatto sembrano uguali a tutte le altre,  ma controllando con attenzione ci accorgiamo che hanno qualcosa di diverso!
 HP anche in questo caso, come avevo già potuto notare sullo Slatebook, ha fatto un ottimo lavoro di personalizzazione della tastiera andando ad inserire alcuni tasti indispensabili su Chrome Os, la digitazione e la corsa dei testi è ottima, forse una vera pecca come precedentemente fatto notare è la mancanza della retroilluminazione che contando su che fascia di prezzo si attesta questo terminale, un entry-level, ci può stare.
Per quanto riguarda il touchpad sembra di utilizzare quello di un Macbook Air in quanto le dimensioni sono pressoché identiche, l’unico difetto e che a volte cliccando con il tasto destro il sistema riconosce il click del tasto primario, personalmente penso sia un problema software più che hardware.

Multimedialità, rimandata settembre!



Se pensate di acquistare questo dispositivo per la riproduzione di musica, film in mobilità il Chromebook non è un dispositivo che fa per voi! Il problema non è tanto il comparto hardware, ma bensì il comparto software (per il momento).
Dal punto di vista delle riproduzioni di contenuti on-line nulla da dire, il Chromebook svolge il suo lavoro, nel corso dei test ho provato a riprodurre diversi video su YouTube e sulla piattaforma di streaming vvvvid.
Il discorso purtroppo però varia drasticamente quando andiamo a riprodurre contenuti multimediali in locale, ChromeOS integra un play multimediale molto basico, senza molte personalizzazioni e anche sul Chrome Store troviamo alcune applicazioni, ma non all’altezza secondo me.
Per quanto riguarda il comparto audio nulla da dire visto il rapporto qualità prezzo del dispositivo, mi sarei aspettato  di trovare una fotocamera un po’ più performante al posto della VGA montata che garantisce un risultato discreto nelle videochiamate ma non eccelle nei selfie.

Conclusioni: arrivederci alla prossima Chromebook!



La recensione è giunta al termine ed è arrivato il momento di tirare le somme su questo dispositivo. Stando alle ultime tendenze i Chromebook hanno pian piano soppiantato i Netbook in commercio che non hanno mai sinceramente preso piede.
Questo dispositivo è dedicato principalmente a chi ha bisogno di un terminale compatto, snello e scattante per poter lavorare in mobilità infatti  grazie all’integrazione con Drive potremo condividere i nostri lavori con chiunque ne avrà bisogno o ancora meglio per chi ha bisogno di un dispositivo portatile per navigare, vedere video, on-line, e utilizzare i social.
Il Chromebook 11 è disponibile in una colorazione blu pastello, molto carina e caratteristica, al prezzo di circa 155€ in offerta al momento della review su Amazon.


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Si ringrazia l'ufficio stampa di HP Italia per l'invio del sample in prova.